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La corda tra me e me stessa



Non so perché ma ultimamente ero in fissa con sta Slackline. E’ da mesi che ci correvo dietro così ho deciso di comprarla. Ebbene sì, mi è arrivata una settimana fa e ho già delle gambe grosse come non so cosa. Ma quanto cavolo è difficile XD !?!?. Il mio allenamento sulla Slackline consiste in: sali sulla corda, prega qualcuno di poter stare in equilibrio, cadi, risali, cadi, risali, fai forse qualche passo (che consiste in uno/due), cadi, risali e così via XD. Un po' come: metti la cera, togli la cera, metti la cera, togli la cera XD.

Tempo fa avrei detto: "ma che du bali, non ho ancora imparato a starci sopra e cado sempre."

Ora invece vedo ogni giorno dei miglioramenti e mi complimento con Giadix di questo. Se il giorno prima ci salivo e ricadevo subito, il giorno dopo ci stavo di più.

"E cavolo Giadix sei brava eccome."

Poi in merito a questa famosissima corda ho guardato il film The Walk e, a parte il fatto che Philippe ( il protagonista) è carino tanto, non si arrende mai. Anche se cade dalla corda davanti a tutti mentre si stava esibendo ad una festa e viene deriso per questo, lui non appena vede la possibilità di rivincita ci riprova subito e senza esitazione. Infatti ha la sua rivincita nelle torri del Notre Dame nelle quali si esibisce senza pensarci due volte. Per non parlare di quando vede le due torri gemelle di New York in un giornale di Parigi e scatta subito il sogno di essere lassù e sfidarsi nuovamente. Così decide di realizzare il suo sogno andando a New York e preparare tutto al millesimo, questa scena infatti mi è piaciuta davvero un sacco.

Come la preparazione di Alex per la scalata di El Capitan nel film Free Solo. Vedere la loro concentrazione e sicurezza che non gli fa pensare al reale pericolo, così come non gli fa pensare al mondo esterno che li sta guardando, credo che sia la cosa migliore. Loro affrontano loro stessi e non gli altri, amano portarsi al limite per una sfida personale e vogliono sempre di più per loro stessi.

Quando Philippe dopo aver compiuto l’impresa di camminare su un cavo teso tra le Torri Gemelle di New York senza alcun sistema di protezione, viene arrestato dalla polizia e gli viene posta questa domanda dai giornalisti:


PERCHE’ LO HAI FATTO?

Lui risponde:

“Non c’è un perché, è solo perché quando vedo un bel posto dove mettere il mio filo non so resistere.”

Molto spesso ci facciamo prendere da qualsiasi cosa che facciamo credendo di dover sfidare chissà chi e perdiamo il gusto di farlo. Dobbiamo sfidare solo noi stessi per non perdere mai il gusto di farlo.


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